2019 - La grande ritirata dei ghiacciai - ©2024 Roberto Caccialanza | Ricerca, fotografia, pubblicazioni, mostre

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STUDI A CURA DI ROBERTO CACCIALANZA
LA GRANDE RITIRATA DEI GHIACCIAI

La grande ritirata dei ghiacciai
della Valmalenco e nell'area del Bernina

Mostra fotografica esposta nella Tròna di Chiareggio in Valmalenco dal 9 agosto al 15 settembre 2019
Libro pubblicato e in vendita dal 9 agosto 2019



PRESENTAZIONE
Quello del cambiamento climatico (global warming) è un argomento di straordinaria attualità, grave, preoccupante e ormai innegabile: lunghi periodi di siccità interrotti da furiose burrasche di vento, pioggia e grandine; inverni poco nevosi – o caratterizzati da neve tardiva – ed estati sempre più calde (il giugno 2019 è stato il più rovente da quando sono iniziate le rilevazioni dei dati meteorologici !).
Sino dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso i ghiacciai – anche quelli della Valmalenco e del gruppo del Bernina – hanno iniziato a perdere enormi quantità di massa e di superficie, mano a mano, inesorabilmente. Questa tendenza al ritiro graduale si è recentemente accentuata in maniera sempre più rapida e allarmante: la vegetazione si è infoltita ed è salita alle alte quote, conquistando rapidamente aree che in precedenza erano occupate dai ghiacciai o che ad essi erano molto prossime; valli che non molto tempo fa erano riempite da splendidi e misteriosi corpi glaciali con riflessi azzurrini e blu sono ridotte oggi a desolate vastità di macigni, ghiaia e sabbia.
Piange il cuore, ogni anno, quando l’evidenza certifica che i ghiacciai si sono accorciati e assottigliati ulteriormente: in particolare la magnifica lingua valliva della Vedretta di Fellarìa occidentale è scomparsa in men che non si dica; il ghiacciaio della Ventina si sta rimpicciolendo anno dopo anno; parte della lingua terminale del maestoso ghiacciaio del Morteratsch non esiste più, così come quella che era l’impetuosa seraccata della Vedretta di Tschierva si è ridotta in modo significativo tanto da essere irriconoscibile rispetto al panorama di fine Ottocento. Rimane – almeno per ora – l’emozione di assistere alla potenza degli scarichi di ghiaccio della Vedretta di Fellarìa orientale, che si schiantano (con enormi boati) su quello che resta della lingua sottostante. Questi meravigliosi panorami – se non lo hanno già fatto – potrebbero scomparire nel giro di qualche lustro, e con essi l’acqua che ci dà la vita. Sì, perché – oltre alle piogge – la falda freatica (ossia l’acqua che viene emunta e che beviamo), si mantiene viva grazie ai nevai e ai ghiacciai.
Sono questi il sentimento e il motivo di base che mi hanno portato a scegliere – di comune accordo con Bruna Pedrolini degli “Amici di Chiareggio” – l’argomento di questa mostra che vuole rendere ancora più evidente quanto pocanzi affermato.
Mi auguro che questa modesta esposizione possa essere utile a sensibilizzare quante più persone possibile sul tema del riscaldamento globale, cagionato soprattutto dalle attività umane.
Le immagini storiche esposte in mostra e pubblicate nel catalogo provengono da alcune collezioni private, mentre quelle recenti sono state realizzate per la maggior parte da Caccialanza nell’arco di tempo fra il 1988 e il 2017, prima su negative e diapositive mm. 24x36, poi in formato digitale.

In conclusione desidero ringraziare vivamente Bruna Pedrolini e l'Associazione degli “Amici di Chiareggio” per avermi invitato a presentare questa nuova mostra che si aggiunge a Chiareggio nel cuore (2008) e a Valmalenco mon amour (2017).


Articolo pubblicato sul settimanale "Centro Valle", 7 settembre 2019.
COME ACQUISTARE IL LIBRO


EDIZIONE LIMITATA DI 400 COPIE NUMERATE
64 pagine a colori (52 illustrazioni), dimensioni 22x22 cm.
copertina morbida 300 gr. plastificata lucida, pagine carta patinata opaca 135 gr.
youcanprint self-publishing, agosto 2019

ISBN: 9788831633291

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che divertimento !!!
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