STUDI A CURA DI ROBERTO CACCIALANZA
FOTOGRAFIE CREMONESI
Fotografie Cremonesi
Rassegna antologica di autori
fra Ottocento e Novecento
A cura di Roberto Caccialanza e Lauro Guindani
Pubblicato dalla parrocchia di S. Ilario in Cremona nel maggio 2018
Nelle tre settimane di apertura, a cavallo fra ottobre e novembre 2005, quasi 2500 persone hanno visitato la mostra ospitata nel Centro Culturale di S. Vitale della Provincia di Cremona: un record assoluto.
Per la prima volta, Fotografie Cremonesi ha offerto una rassegna antologica delle immagini di 21 artisti della fotografia cremonese di fine Ottocento e del Novecento: Aurelio Betri, Giovanni Casella, Torquato Zambelli, Circolo Fotografico Soresinese, Franco Rizzi, Giovanni Negri, Ernesto Fazioli, Giancarlo Gallina, Giampietro Cappellini, Giuseppe Pozzi, Ernesto Osti, Luciano Ferrari, Desiderio Giuseppe Bernabè, Plinio Gandolfi, Guglielmo Barberio, Antonio Persico, Roberto Tessaroli, Dante Guarneri, Rosanna Ghisi, Antonio Respini, Pietro Teso.
Una iniziativa nata dalla necessità di non dimenticare: non dimenticare gli Autori, le loro opere, la profonda passione che nutrirono per la Fotografia.
Ritratti, réportages, momenti di vita della città, della campagna, i vecchi mestieri, frammenti di un mondo e di un modo di vivere che non esiste più, in cui traspare l’estrema sensibilità di chi stava dietro la macchina fotografica.
Scatti che a volte non riguardano la nostra terra ma che hanno guadagnato decine di premi e riconoscimenti in Italia e nel mondo.
Immagini famose oppure assolutamente inedite, selezionate e proposte in una sorta di viaggio... alla ri-scoperta della fotografia nostrana.
PRESENTAZIONE
Siamo fieri di presentare la prima, vera, irripetibile retrospettiva delle immagini di fotografi nostrani del passato.
Fotografie Cremonesi offre una panoramica sulle immagini create da alcuni nostri artisti ormai divenuti storici, siano essi stati professionisti oppure no: Cremona, intesa come territorio provinciale, ha avuto fotografi con rilevanti capacità tecniche e compositive ed anche un amore irrefrenabile per la propria terra quanto per la fotografia. Riteniamo sia un obbligo, per i fotografi odierni, rendere loro omaggio con questa iniziativa che ci ha impegnato per lunghi mesi.
Tutto è cominciato quando ci trovammo ad organizzare a Cremona il Convegno Regionale lombardo 2004 della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche in occasione del trentennale del Gruppo fotografico scolastico Beltrami-Vacchelli. L’intento era quello di mostrare ai fotografi lombardi di che pasta fossero, e siano fatti, quelli locali, ma anche ricordare ai cremonesi “come erano” e chi aveva reso immortale la loro storia in uno scatto: dato che per i Circoli contemporanei era previsto un diaporama, ci sembrò opportuno volgere un doveroso sguardo sul passato con una fugace mostra antologica, L’arte fotografica nel tempo, durata solo due giorni. Scoprimmo, così, uno dopo l’altro, nomi a noi sconosciuti, legati a scatti di elevata qualità che in molti casi avevano partecipato a esposizioni e a concorsi -spesso vincendoli- in Italia e nel mondo.
Ci rendemmo conto che, per vari motivi, nel corso degli anni si sono perse le tracce di interi archivi. Venne lanciato l’allarme.
Oggi Fotografie Cremonesi vuole essere l’ennesima occasione per sensibilizzare le Istituzioni, i privati e l’opinione pubblica circa la tempestività di fondare un Archivio Storico della Fotografia Cremonese, dove le lastre, i negativi e le stampe, preziosi e unici, possano essere finalmente posti al sicuro, affidati alle cure competenti nella conservazione e nel recupero e collocate in un luogo dove la loro permanenza e la sicurezza siano assicurate. Il nostro sforzo, insieme a quello di Simonetta Midani, Elena Contucci e Luigi Ghisleri (dell’Archivio del Movimento Operaio di Persico Dosimo), è di trovare alle fotografie cremonesi, finalmente, una casa. L’augurio è che possa divenirlo, un giorno, la Biblioteca Statale di Cremona, luogo idoneo per natura ad ospitare la memoria, qualunque essa sia: qui si trovano già le lastre fotografiche di Aurelio Betri e Giovanni Negri, alcune delle quali riprodotte in questa sede. Archivio, non deposito! L’intento è anche quello di rendere consultabili, per via informatica, le immagini raccolte organizzare mostre fotografiche sulle nuove collezioni oppure a tema fra il materiale disponibile.
Prima di entrare nel vivo di Fotografie Cremonesi, ci sembra opportuno fare qualche cenno sugli Autori in rassegna.
Aurelio Betri pioniere della fotografia a Cremona, ritrasse la città nella seconda metà dell’Ottocento: rilevante, fra l’altro, la testimonianza della chiesa di S. Domenico prima e durante la demolizione avvenuta nel 1869/70.
Dopo Betri, furono Giovanni Casella, Torquato Zambelli, poi Giovanni Negri ed Ernesto Fazioli a preoccuparsi di regalare ai posteri -a noi- i ricordi di un mondo e di un modo di vivere che non esistono più e che ormai pochi ricordano.
Franco Rizzi documentò Milano il giorno dopo i bombardamenti del ’43 nonostante il divieto assoluto, in tempo di guerra, di realizzare qualsiasi ripresa.
Negli anni ’60 andò per la maggiore un sodalizio di amici che amavano viaggiare, fra i quali Guglielmo Barberio, Antonio Persico, Giuseppe Pino Pozzi e Roberto Tessaroli, autentici maestri della fotografia cremonese del Novecento.
Dante Guarneri fu collaboratore di importanti testate giornalistiche e il suo negozio di corso Garibaldi fungeva da calamita per tanti appassionati di fotografia.
Spicca, unica donna fra i 20 autori, Rosanna Ghisi, co-fondatrice del Gruppo Beltrami-Vacchelli (premiato, nel 2004, dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per il record dei trenta anni di attività all’interno della scuola italiana).
In provincia operavano i ‘documentaristi’ della vita di paese: Desiderio Giuseppe Bernabè a S. Bassano, Plinio Gandolfi per Trigolo, Pietro Teso a Pizzighettone -stampatore di altissimo livello, scomparso pochi mesi fa-, Ernesto Osti e Luciano Ferrari di Casalmaggiore (interessanti le loro sperimentazioni di fotomeccanica). Giancarlo Gallina si cimentò con i colori delle terre toscane, Giampietro Cappellini si divertì a creare piacevolissime nature morte parzialmente virate-seppia. Per Crema la scelta è caduta su Antonio Respini, il quale amava recarsi spesso a Milano per registrare le differenze della vita di città da quella delle periferie, fra i ‘ricchi’ e gli emarginati, fra la vecchia e la nuova metropoli.
Vi è, infine, un saggio delle deliziose immagini-documento del Circolo fotografico soresinese fondato nel 1933, annoverato fra i primi aderenti della Associazione Fotografica Italiana.
Ognuna delle fotografie trasuda dell’appassionato, infaticabile, minuzioso lavoro di persone che hanno saputo esprimere la propria sensibilità trasferendola in quadri di carta e di sali d’argento. Siamo sicuri che esse risveglieranno tanti ricordi e, speriamo, curiosità ed interesse per l’Arte fotografica.
Rivolgiamo, per concludere, un sentito ringraziamento ai signori eredi, ai collezionisti, Enti ed Associazioni e Circoli fotografici che hanno gentilmente concesso le immagini.
Profonda riconoscenza e vivo apprezzamento sono d’obbligo per l’interesse, l’impegno e la cortese disponibilità dimostrata dagli assessori alla Cultura della Provincia e del Comune di Cremona Denis Spingardi e Gianfranco Berneri. Senza il loro aiuto il progetto Fotografie Cremonesi non sarebbe giunto a termine.
Un grazie di cuore anche alla FIAF che ha riconosciuto il valore dell’iniziativa concedendo il patrocinio, agli sponsor e a chiunque abbia contribuito a rendere possibile l’organizzazione di questo evento.
ROBERTO CACCIALANZA
LAURO GUINDANI
INDICE
Presentazioni
Aurelio Betri (Cremona)
Giovanni Casella (Cremona)
Torquato Zambelli (Cremona)
Circolo Fotografico Soresinese (Soresina)
Franco Rizzi (Cremona)
Giovanni Negri (Cremona)
Ernesto Fazioli (Cremona)
Giancarlo Gallina (Soncino)
Giampietro Cappellini (Soncino)
Giuseppe Pozzi (Cremona)
Ernesto Osti (Casalmaggiore)
Luciano Ferrari (Casalmaggiore)
Desiderio Giuseppe Bernabè (San Bassano)
Plinio Gandolfi (Trigolo)
Guglielmo Barberio (Cremona)
Antonio Persico (Cremona)
Roberto Tessaroli (Cremona)
Dante Guarneri (Cremona)
Rosanna Ghisi (Cremona)
Antonio Respini (Crema)
Pietro Teso (Pizzighettone)
COME RICHIEDERE IL LIBRO
224 pagine a colori e bianco e nero, dimensioni 24x32,5 cm.
copertina cartonata rivestita in imitlin e stampa a caldo, con sovraccoperta plastificata lucida
pagine carta patinata opaca 170 gr.
Fantigrafica, ottobre 2005
ISBN: -
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