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CREMONA AMARCORD
ROMEO BOZZETTI

Romeo Bozzetti
Uno dei Mille di Garibaldi


Articolo pubblicato il 27 settembre 2015.

Nato a S. Martino in Beliseto il 20 febbraio 1835, Romeo Bozzetti spese tutta la vita a favore della Patria. Fece i suoi primi studi ginnasiali a Cremona. Quando scoppiarono i moti del 1848, Bozzetti era studente e rimase particolarmente colpito da questi fatti. Una volta trasferito a Padova si iscrisse all’Ateneo seguendo in un primo momento gli studi di Giurisprudenza, poi passò alla Matematica. A Padova conobbe Ippolito Nievo, di cui sarebbe diventato amico e collaboratore. Costretto in esilio a Torino, vi conobbe i più illustri fautori del Risorgimento italiano. D’ingegno spigliato e battagliero, si diede al giornalismo e nel 1859 fu collaboratore de “Il Giornale d’Italia”, poi a Milano fondò “La Martinella”. Nello stesso anno entrò nel corpo dei Cacciatori delle Alpi. Nel 1860 formò un gruppo di volontari per raggiungere Genova e aggregarsi alla spedizione di Garibaldi. Fu in prima linea a Calatafimi e per questo motivo venne decorato con medaglia al valore. Nel 1861 fece la campagna contro il brigantaggio, nel 1866 combatté valorosamente a Borgoforte dove si distinse e per questo guadagnò un’altra menzione onorevole al valore militare. Collocato in pensione ausiliaria a seguito di sua domanda l’11 luglio 1895, si ritirò a vita privata a Borgoratto Alessandrino, dove si dedicò con grande passione all’agricoltura e dove decedette il 5 aprile 1907.
Oltre alle già citate medaglie al valore e a quella dei Mille, Bozzetti ricevette la croce di Grande Ufficiale della Corona d’Italia, la Commenda dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro e la medaglia d’oro per anzianità di servizio.
La sua carriera militare si può così riassumere: soldato volontario per la ferma di un anno nel 1° reggimento Cacciatori degli Appennini (4 maggio 1859); caporale maggiore (19 maggio 1859); sergente (29 agosto 1859); furiere (6 settembre 1859); congedato il 2 novembre 1859, sbarcò a Marsala l’11 maggio 1860; maggiore dell’arma di Fanteria (18 ottobre 1860); tenente colonnello (30 aprile 1871); colonnello comandante (5 luglio 1877); maggiore generale (10 aprile 1884).
Come si trova scritto in un documento del Comune di S. Martino in Beliseto del 25 agosto 1904, Bozzetti non fece mai ritorno al paese natale dopo averlo abbandonato con la famiglia quando ancora era bambino.
All’interno dell’Album dei Mille sbarcati a Marsala creato dal fotografo Alessandro Pavia di Genova (e Milano) si trova uno dei ritratti in formato carte de visite di Bozzetti il cui negativo originale fu inviato dal fotografo Fiorillo di Barletta al Pavia (che lo ricevette il 18 ottobre 1864).


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