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CREMONA AMARCORD
LA VITA SUL PO ANNI '60

La vita sul Po negli anni Sessanta


Articolo pubblicato il 13 settembre 2015.

In questi giorni e fino al 20 settembre, nella Sala degli Alabardieri del Palazzo Comunale, è in corso una interessante mostra (Il mio Po a Cremona, immagini, libri e documenti) organizzata dal Touring Club Italiano in collaborazione con l’Archivio di Stato, la Biblioteca Statale e Libreria Civica di Cremona, il Sistema museale Città di Cremona e la Camera di Commercio.
Questa esposizione documentaria mi ha dato lo spunto per recuperare tre immagini inedite che raccontano momenti di storia e della vita sul Po negli anni Sessanta-primi Settanta.
Iniziamo dalla ‘Sirenella’, il natante più noto, chiacchierato e discusso di Cremona in quel periodo: nato per essere il “bagno pubblico” ad uso dei cremonesi, nel corso degli anni diventò un ristorante (con il nome ‘La Barca’). Minacciata più volte dalla demolizione in quanto giudicata non sicura, la ‘Sirenella’ colò a picco nel 1977 durante un violentissimo temporale. L’anno successivo una ditta specializzata ne recuperò i resti che furono adagiati temporaneamente sulla banchina del vecchio porto (la terrazza panoramica di largo Marinai d’Italia).
Risale agli anni Sessanta la splendida immagine dei bagni al Po presso il ‘Ponticello’, catturata da uno dei Maestri della fotografia nostrana, Cirillo Bertazzoli (1902-1979), L’area occupata dai bagnanti, ben riconoscibile nell’immagine tratta da diapositiva, è la stessa che pochi giorni fa abbiamo scoperto essere oggetto di un progetto per la valorizzazione del fiume e l’allestimento di un bagno sul Po a partire (probabilmente) dal 2017.
L’ultima fotografia ritrae la spiaggia che si trovava in fondo al pennello delle Colonie Padane (tuttora esistente), meta di bagnanti accaldati durante le torride giornate estive. L’afflusso di persone era tale che fu addirittura costruito un baracchino per bibite e spuntini.
A causa dell’inquinamento delle acque i bagni nel Po furono proibiti con ordinanza del sindaco Zanoni a partire dall’estate del 1976.

Un particolare ringraziamento a Gianluigi Stagnati.


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