2009 - Ernesto Fazioli. Cremona fotografata - ©2024 Roberto Caccialanza | Ricerca, fotografia, pubblicazioni, mostre

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COLLABORAZIONI
ERNESTO FAZIOLI

Ernesto Fazioli.
Cremona fotografata
Mostra fotografica diffusa nelle vie e nelle piazze di Cremona
e relativo catalogo contenente la biografia del celebre fotografo

La mostra è stata esposta dal 14 dicembre 2009 al 5 aprile 2010


PRESENTAZIONE
Ernesto Fazioli (1900-1955) è stato uno dei massimi esponenti storici della fotografia professionale della città di Cremona.

Nato a Cremona il 27 maggio del 1900, a soli undici anni scelse la sua strada senza esitazioni: si recò a Milano dove, fortuitamente, riuscì a lavorare nell'atélier di Emilio Sommariva, a quei tempi uno dei più quotati fotografi del capoluogo lombardo. Rientrato a Cremona, dopo qualche mese Fazioli iniziò a lavorare negli studi dei più importanti fotografi di Cremona. Nel 1919 vinse il suo primo premio nazionale, precursore di una lunghissima serie di riconoscimenti in Italia e nel mondo. Fra il '21 e il '24 si associò con Palmiro Sansoni, ma in seguito alla conclusione di questa esperienza si mise in proprio.
"Quando Ernesto Fazioli, nel 1924, intraprende la documentazione -sarebbe meglio dire il racconto- degli interventi urbanistici sulla sua città, ha già dietro di sé un ventaglio di esperienze molto diramate. Quando rileva lo studio di Alessandro Novaresi al civico 1 di via Meli - 'Due Colonne' (attuale via G. da Cremona, angolo vicolo S. Giuseppe) è già parte integrante della cultura fotografica cremonese…".

Il '27 fu propizio per due riconoscimenti considerevoli: venne ammesso al Salone internazionale di Praga e partecipò alla mostra fotografica della III Esposizione internazionale di arti decorative di Monza. Venne poi il trionfo alla prima mostra fotografica regionale del paesaggio alpino, inaugurata a Milano il 19 dicembre del '28. La mostra, che raccoglieva 2000 soggetti, sfociò nella premiazione delle migliori opere che stabilì il trionfo della fotografia cremonese: per i professionisti primo premio æx æquo per Ernesto Fazioli e il milanese Armani. Il 1928 segnò anche l'inizio della collaborazione con il partito fascista e le sue istituzioni culturali, prima fra tutte l'Istituto Fascista di Cultura (organo ufficiale del partito). Sin dalla sua fondazione, nell'autunno del '28, Fazioli fece parte della Famiglia Artistica cremonese, istituzione che si proponeva di diffondere la cultura storico-artistica e soprattutto di valorizzare gli artisti locali. Proprio per questi motivi, dal febbraio 1929, Fazioli venne chiamato ad illustrare la rivista mensile 'Cremona', creata da Farinacci con lo scopo di esaltare il patrimonio artistico della città e le grandi opere compiute dal fascismo.
Compito di Fazioli, oltre a quello di registrare la vita di Cremona e le sue trasformazioni urbanistiche (lavorò anche come fotografo ufficiale dell'Ufficio Tecnico del Comune), fu quello di riprodurre le opere d'arte cittadine del passato, ivi comprese quelle esposte nelle varie edizioni del 'Premio Cremona' e degli artisti della 'Famiglia'. Spesso e volentieri ebbe fotografie pubblicate addirittura sulla celebre rivista specializzata di respiro nazionale 'Luci ed Ombre'.
Gli anni Trenta, iniziati con la vittoria assoluta al primo concorso nazionale di Roma con l'opera Cariolanti, l'ammissione al salone d'Arte fotografica di Parigi e la personale voluta dall'Istituto Fascista di Cultura, segnarono il risalto della sua attenzione nei confronti del réportage di cronaca, affiancando alle immagini di ricerca sul paesaggio e sul fiume corposi e strutturati servizi di documentazione; inoltre realizzò una inedita galleria di volti dei protagonisti della storia e dell'arte locale dell'epoca.
Fazioli fotografò le 'grandi campagne' economiche, edilizie e ideologiche del Fascismo, divenendo perciò 'il fotoreporter' di Cremona. Venne scelto dal Regime per documentare la trasformazione urbana e la conseguente serrata attività di ricostruzione che Cremona subì fra il 1930 e il 1939. Nel giro di pochi anni la città -in particolare il centro storico- venne letteralmente stravolta da demolizioni di interi isolati seguite dalle nuove edificazioni di palazzi che diventarono sedi ed emblemi del potere fascista. Grazie alle immagini selezionate per la mostra Ernesto Fazioli. Cremona fotografata è possibile toccare con mano quei cambiamenti di oltre settant'anni fa, avendo l'occasione di rivedere la 'vecchia' Cremona, poi assistere agli abbattimenti e infine partecipare alle successive, immediate ricostruzioni.

Uno dei più grandi meriti di Ernesto Fazioli fu appunto quello di rivelare Cremona ai cremonesi con opere piene di fascino nuovo, colte in angoli visuali singolarissimi, e di far conoscere il nome della propria amata città in tutto il mondo: Fazioli era noto anche all'estero poiché ovunque aveva conquistato, in concorsi mondiali (principalmente in Europa e negli Stati Uniti) ai quali partecipavano i più celebri fotografi d'ogni continente, i premi maggiori, i riconoscimenti più alti.
Morì la mattina di domenica 27 novembre 1955, ma poté tramandare alle figlie Elvira e Fulvia la passione, le abilità e le esperienze, tanto che nel 2002 avrebbe chiuso definitivamente "lo studio del più grande fotografo del Novecento e tra i maggiori italiani, quello di Ernesto Fazioli".


La biografia di Ernesto Fazioli è pubblicata sul volume di Roberto Caccialanza, Fotografi a Cremona fra l'Ottocento e il Novecento ed anche sul sito specialistico historyofphotography.org curato dallo storico della fotografia prof. Giovanni Fanelli).


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