2015-10 - Palloni aerostatici - ©2024 Roberto Caccialanza | Ricerca, fotografia, pubblicazioni, mostre

Vai ai contenuti
CREMONA AMARCORD
PALLONI AEROSTATICI A CREMONA

Palloni aerostatici a Cremona
I voli di Arban e Seifard (1847)


Articolo pubblicato il 25 ottobre 2015.

Il 27 giugno 1847 si svolse a Milano un triplice volo di palloni aerostatici, ossia una gara fra Tempo, Zefiro e Aquila, appartenenti a Francesco Arban e Carlo Rossi di Lione, e a Gioacchino Seifard di Venezia, con partenza dalla grande Piazza d’Armi; lo spettacolo fu ravvivato da concerti di bande musicali. Alcune settimane più tardi i cremonesi provarono l’emozione di assistere ad una ascensione aerostatica, percepita a quei tempi come una vera e propria avventura…
L’aeronauta Gioachino Seifard di Venezia annunciò il proprio arrivo in città il 13 settembre e per alcuni giorni espose l’attrezzatura in un locale della Caserma del Corpus Domini in via Chiara Novella, con ingresso a pagamento (25 centesimi, compresa la descrizione stampata tipograficamente). Domenica 19 settembre 1847 il cielo era burrascoso, con “guizzare di lampi, e il muggito del tuono sul basso orizzonte”. Gli spettatori erano trepidanti ma ormai rassegnati al possibile rinvio dell’esibizione di Seifard. Questi, tuttavia, sfidando le difficili condizioni meteorologiche, decollò comunque alle ore 17 in punto dalla Piazza Castello (Piazza d’Armi) e si spinse talmente in alto che gli osservatori facevano fatica a scorgere il pallone aerostatico nel cielo (in 12 minuti raggiunse la quota di 3800 metri, dove il termometro segnava 4 gradi sotto zero). La direzione presa fu verso sud-ovest, da dove Seifard poteva scorgere “il largo letto del Po coi suoi tortuosi giri”; il pallone giunse approssimativamente sopra Monticelli d’Ongina quando una corrente d’aria in direzione opposta riportò il temerario personaggio prima a nord-est di Cremona (“sulla perpendicolare di Verolanuova”), e poi verso Grontardo, dove il pallone atterrò nei pressi della tenuta Ala Ponzone.
La domenica successiva fu il turno di Jenny Arban, il cui pallone prese il volo dalla Piazza Castello alle ore 17: raggiunse l’altitudine di circa 1500 metri e si spinse a circa un chilometro oltre Monticelli (dove la donna fu ospitata presso la dimora del conte Artieri). Jenny era moglie del celebre aeronauta François Arban (1815-1849), conosciuto e stimato in Francia e Italia, il primo uomo a sorvolare le Alpi a bordo di un pallone aerostatico (fra il 2 e il 3 settembre del 1849 andò da Marsiglia a Torino passando sopra il Monviso).


Sito autoprodotto da Roberto Caccialanza
É vietata la riproduzione di testi e immagini
La ricerca storica,
che divertimento !!!
Torna ai contenuti