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CREMONA AMARCORD
LA REGINA A CREMONA

3 luglio 1925: la Regina Madre
viene accolta a Cremona


Articolo pubblicato il 19 luglio 2015.

La stessa Regina Margherita confessò di non aspettarsi un’accoglienza così calorosa e trepidante da parte dei cremonesi, anche perché la visita a Cremona -nelle intenzioni- avrebbe dovuto avere un carattere del tutto privato.
Come accaduto in altre occasioni la città venne pavesata a festa e dopo le ore 16 nelle vie del centro storico lungo il percorso del corteo si riversò un fiume di gente per salutare la Sovrana. Alle ore 17:15 giunse la segnalazione che la vettura sulla quale viaggiava la Regina era stata avvistata sul viale Po e le campane del Torrazzo iniziarono a suonare a festa. La grande folla era disposta sui lati di Corso Vittorio Emanuele, via G. Verdi, Corso Garibaldi, Piazza Roma e via Solferino: molte persone lanciavano fiori e tutti salutavano con grande concitazione, Margherita rispondeva sorridendo e ringraziando con cenni della mano e del capo. L’automobile si arrestò davanti al portale principale del Duomo e la Regina scese aiutata da Mons. Lombardi; accompagnata dal Duca di Bergamo salì i gradini e prima di entrare nella Cattedrale ricevette un mazzo di Gardenie da una bambina (Liliana Caturri); l’interno del tempio era stato addobbato sfarzosamente con drappi di damasco rosso alle colonne e all’altare maggiore. Margherita, dopo una breve presentazione al Vescovo Mons. Cazzani, fu accompagnata al sarcofago che conserva la salma di Mons. Bonomelli davanti al quale era stato posizionato un inginocchiatoio. Il silenzio era assoluto. La cerimonia durò pochi minuti e in seguito il prof. Illemo Camelli illustrò alla Regina la storia e le caratteristiche del sarcofago dello scultore Trentecoste di Firenze.
La visita proseguì nella chiesa di S. Agostino la cui facciata era decorata con festoni tricolore. All’ingresso di Sua Maestà l’organo intonò la Marcia Reale. Dopo la breve funzione Mons. Lombardi accompagnò la Regina nella nuova cappella del Sacramento, poi Margherita volle ammirare i ritratti di Bianca Maria Visconti e di Francesco Sforza. Dalla porta della canonica si spostò nella sala del ricevimento delle Autorità dove ricevette un mazzo di fiori da una piccola profuga di guerra ospitata presso l’Istituto dei Ciechi da Mons. Lombardi (Giuseppina Vivaldi); un ennesimo mazzo di fiori le venne offerto dal bambino Stefano Anelli e un altro ancora da Luisa Carla Sperlari.
L’ultima tappa della visita di Margherita di Savoia a Cremona fu la Cripta di S. Michele (il parroco Mons. Varischi la accompagnò illustrando la storia e le caratteristiche della chiesa e della Cappella).

Ernesto Fazioli, che seguì la visita come fotografo ufficiale, il giorno successivo espose nella vetrina dello studio in via Meli (Due Colonne) il ritratto della Regina all’ingresso della canonica di S. Agostino mentre riceveva il mazzo di fiori dal piccolo Stefano Anelli (nella fotografia che si propone a corredo dell’articolo).


A sinistra della Regina, Mons. Emilio Lombardi; a destra in divisa S. A. il Duca di Bergamo
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La ricerca storica,
che divertimento !!!
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