2015-07 - Canottieri Baldesio (piscina) - ©2024 Roberto Caccialanza | Ricerca, fotografia, pubblicazioni, mostre

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CREMONA AMARCORD
CANOTTIERI BALDESIO

Nel 1952 i soci della Canottieri Baldesio
ebbero la loro piscina


Articolo pubblicato il 26 luglio 2015.

Il 20 febbraio 1951 il quotidiano locale annunciò una “buona notizia per gli sportivi e non solo”, ovvero l’imminente inizio dei lavori di costruzione della piscina di 33,33 mt. (olimpionica, per i criteri di quei tempi) della Canottieri Baldesio. Sarebbe stata dotata anche di trampolino regolamentare.
Dopo numerosi rinvii e stop-and-go dovuti alle bizze del fiume, i lavori ripresero agli inizi di luglio grazie all’opera di una potente draga che avrebbe scavò l’area destinata alle fondamenta. Tuttavia l’opera di costruzione avrebbe incontrato un nuovo ed enorme ostacolo: l’alluvione del novembre 1951. L’arresto dei lavori durò mesi. Nel febbraio successivo alcuni Soci della Canottieri inviarono una lettera a ‘La Provincia’ per chiedere -finché erano in tempo- che la profondità di parte della vasca non fosse di 2 metri come da progetto, andando perciò incontro alle esigenze sia dei bambini sia degli adulti che non sapevano nuotare (ossia “il 50 per cento dei Soci”). I postulanti suggerivano al Consiglio Direttivo di rivedere il progetto prendendo ad esempio le vasche di Milano e altre località ove una parte dello specchio d’acqua aveva una profondità adatta ai tuffi dal trampolino mentre l’altra non superava il metro, così tutti sarebbero stati accontentati.
Il CD tenne presenti le osservazioni e a marzo del 1852 fu presentata la sezione della piscina con una breve spiegazione delle principali caratteristiche: lunghezza di 33,33 mt. (33,33 mt. x 3 vasche = 100 metri olimpionici di allora), larghezza 18, profondità massima di 5 metri sotto il trampolino e di 1,80 mt. dalla parte opposta, con possibilità di abbassare il livello dell’acqua di 60 cm. e quindi riducendo a 1,20 mt. la profondità sul lato-argine. Tutta la vasca sarebbe stata rivestita a mosaico. Una doppia intercapedine circondava la piscina nascondendo le condutture e le vasche di compensazione per la rigenerazione e depurazione dell’acqua. I trampolini erano previsti a quota di 3, 5 e 10 metri. E così è stato.
Purtroppo, nei mesi successivi, si verificarono altri inconvenienti che rimandarono al dicembre 1952 il collaudo della piscina da parte dell’ing. Ghisi.
L’anno successivo, nella giornata di sabato 5 settembre, si tenne un importante meeting natatorio per inaugurare degnamente il nuovo impianto. Alla Baldesio furono organizzate le finali del Campionato Italiano di Società - Serie B, ovvero le sei Società finaliste, vincitrici dei rispettivi raggruppamenti: il Centro Sportivo FIAT di Torino, la Canottieri Milano, il Taormina Sporting Club, gli Amatori Nuoto Salerno, la Rari Nantes Bentegodi di Verona, il Nuoto e Canottaggio di Civitavecchia). Furono presenti alcuni nuotatori di fama nazionale compreso il campione italiano Paliaga.
Il Campionato fu vinto -come da previsioni- dalla FIAT, seguita dalla Canottieri Milano, squadre che si aggiudicarono la promozione in Serie A; al terzo posto il Taormina SC.
Pochi giorni prima del meeting il CD della Baldesio aveva deciso di inglobare -come Soci- i pallanuotisti della Rari Nantes Cremona, reduci del Campionato Nazionale di Serie C.


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