2015-07 - Caldo, siccità e livelli idrometrici del Po - ©2024 Roberto Caccialanza | Ricerca, fotografia, pubblicazioni, mostre

Vai ai contenuti
CREMONA AMARCORD
IL CALDO E IL FIUME PO

Caldo, siccità e livelli idrometrici minimi del Po


Articolo pubblicato il 5 luglio 2015.

L’estate è davvero arrivata, per la gioia di chi ama la calura e per la disperazione di coloro che, invece, preferiscono temperature più gradevoli.
La bolla di aria calda che si è infiltrata sull’Europa occidentale (interessando soprattutto Spagna, Francia e il Regno Unito meridionale, oltre che l’Italia) passando fra l’alta pressione atlantica (anticiclone delle Azzorre) e una bassa pressione sui paesi dell’est continentale, ci terrà compagnia per molti giorni e sarà accompagnata da una lunga siccità. Pare che fra domenica 5 e martedì 7 luglio si verificherà il massimo del fenomeno (almeno per la prima fase), con temperature percepite nell’area di Cremona fra i 40 e i 44 gradi. Le previsioni a lungo periodo di numerosi Enti nazionali e internazionali segnalano temperature e siccità fuori della norma almeno sino a metà mese.
Nell’ultima settimana (27 giugno al 4 luglio, misurazioni alle ore 10:00) il livello idrometrico del Po è calato di ben 53 centimetri e la tendenza -calcolando anche i prelievi per l’irrigazione, l’industria, ecc.- è preoccupante. Alle 10 di sabato 4 luglio il livello registrato era di 7 metri esatti al di sotto dello zero idrometrico (che, per intenderci, sarebbe nel punto in cui finisce la parte di pilone tutta in mattoni e iniziano le lastre di granito). Da alcuni giorni è riemersa, a valle del terzo pilone, una porzione di spiaggia di forma lenticolare che sarà destinata ad ampliarsi.
Prima che inizi il valzer di cifre (spesso inverosimili) sui livelli idrometrici minimi storici del Po, si fornisce ai lettori di Art. Ventuno la sequenza ricostruita attraverso i registri dell’AIPO (ex Magistrato per il Po); si tratta, perciò, di dati certi, misurati da Ente ufficiale e verificabili. Tabella che nemmeno l’AIPO, prima della pubblicazione del volume I ponti sul Po fra Cremona e Castelvetro (1862-2012) a cura di Roberto Caccialanza, conosceva né possedeva.

2003, 23 luglio; -7,72 mt. rispetto allo zero idrometrico
2005, 27 luglio: -7,80 mt. rispetto allo zero idrometrico
2006, 21 luglio: -7,86 mt. rispetto allo zero idrometrico (record storico)

Le magre storiche del 2003, 2005 e 2006 sono fra gli ultimi eventi idrologici straordinari in ordine di tempo. La prima, di cui si parlò più assiduamente sui giornali locali e nazionali (benché fosse di minore entità), si manifestò al culmine di un lungo periodo siccitoso e di alte temperature: il valore idrometrico negativo raggiunto dalle acque del Po fu di 7,72 metri sotto lo zero; negli altri due casi le magre, pur se ‘sconosciute’ al grande pubblico, furono notevolmente maggiori: il 27 luglio 2005 il Grande Fiume scese a -7,80 metri, ma l’anno successivo, il 21 luglio, fece registrare la punta record di ben 7,86 metri sotto la norma. Facendo un rapido calcolo, fra la massima piena (6,34) e la magra (-7,86) intercorreva una differenza di ben 14 metri e 20 centimetri… un palazzo di quasi 5 piani!
Infine è importante far notare che, per diversi motivi, dall’Ottocento al XXI secolo i livelli minimi storici sono andati aumentando nei valori, soprattutto negli ultimi venti-trent’anni: infatti fra gli anni Quaranta e i Novanta i livelli sono rimasti compresi fra i 4 e i 5 metri sotto lo zero idrometrico, mentre precedentemente le misure avevano valori minimi se confrontati con quelli attuali (da 0,80 metri sotto il livello idrometrico nel 1825 fino ai -2,73 metri del 1938).


Sito autoprodotto da Roberto Caccialanza
É vietata la riproduzione di testi e immagini
La ricerca storica,
che divertimento !!!
Torna ai contenuti