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CREMONA AMARCORD
GIO. FRANCESCO DIVIZIOLI

Gli strumenti scientifici di Gio. Francesco Divizioli
esposti a Firenze nel 1929


Articolo pubblicato il 28 giugno 2015.

Organizzata su iniziativa di Antonio Garbasso, di Piero Ginori Conti e dello storico della medicina Andrea Corsini, l’8 maggio del 1929 si inaugurò a Firenze, presso il Palazzo delle Esposizioni, il Salone Nazionale di Storia della Scienza, un evento di eccezionale portata durante il quale furono esposti 10000 tra strumenti, macchine, libri, manoscritti, sculture, pitture, oggetti e documenti vari relativi alla storia della Scienza e della Tecnica italiana nel corso dei secoli, provenienti da tutta la Penisola. Il percorso espositivo fu organizzato per aree geografiche e suscitò tanto interesse da attrarre in pochi mesi ben 100000 visitatori. Oltre agli strumenti dell’Istituto e Museo di Storia delle Scienze (che organizzò l’evento), vennero esposti quelli matematici della collezione Medicea, i cimeli Galileiani e gli apparati dell’Accademia del Cimento, provenienti dalla collezione storica della Tribuna di Galileo, oltre a prestiti di numerose Istituzioni italiane.
Tra le riproduzioni fotografiche di apparecchi e strumenti presentati all’Esposizione fiorentina del 1929 se ne annoverano due che ritraggono oggetti realizzati dal cremonese Giovanni Francesco Divizioli. Le didascalie recitano quanto segue:

  • 56330. Sfera armillare di G. F. Diviziolo (1593): il piede porta un quadrante e bussola (stampe alla gelatina-bromuro prodotte dalla ditta ‘F.lli Alinari”, cm. 16x21).
  • 56301. Squadra variabile con arco graduato, per misure trigonometriche, costruito da Francesco Diviziolo di Cremona, 1612 (stampe fotografiche alla gelatina-bromuro prodotte dalla ditta ‘F.lli Alinari”, cm. 16x21)

Il progetto di catalogo della grande mostra, affidato a Umberto Repetti, non avrebbe dovuto limitarsi alla semplice descrizione degli oggetti esposti in mostra ma sarebbe stato una prima ricognizione del patrimonio storico-scientifico nazionale e anche un dizionario biografico degli scienziati italiani; purtroppo il volume non vide mai la luce e venne pubblicata solo una guida sintetica dell’esposizione.


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