2015-02 - Medaglia di Ettore Bertani (1892) - ©2024 Roberto Caccialanza | Ricerca, fotografia, pubblicazioni, mostre

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STORIA DELLA FOTOGRAFIA A CREMONA
LA MEDAGLIA DI ETTORE BERTANI

Straordinario ritrovamento
La medaglia vinta nel 1892
dal fotografo Ettore Bertani


Articolo pubblicato sul periodico digitale "ArtVentuno" il 22 febbraio 2015.

Da una collezione privata riemerge la medaglia d’argento vinta dal fotografo Ettore Bertani alla ‘Mostra provinciale industriale ed interprovinciale d’Arte antica’ del 1892. L’esposizione fu organizzata per l’apertura del nuovo ponte in ferro sul Po, inaugurato nel mese di settembre: oltre a Bertani vi presero parte i colleghi Casimiro Rinaldi, Aurelio e Giuseppe Betri.
Nato a Brancere di Stagno Lombardo nel 1851, Ettore Bertani fu uno dei fondatori della Canottieri Baldesio, nata nel 1887.
Bertani iniziò l’attività di fotografo probabilmente come dipendente presso lo stabilimento di uno dei fratelli Betri; successivamente, poco prima del 1880, si mise in proprio aprendo un atelier al civico n. 2 di piazza Vida (ne era sia conduttore che direttore). Nel marzo 1887 si trasferì in corso Campi n. 3, dove fu responsabile della ‘Premiata fotografia Rinaldi di Giuseppe Acerbi'. Nel medesimo anno Bertani partecipò alla ‘Esposizione Industriale Scientifica’ di Parma vincendo una medaglia d’oro “per collezione di ritratti e fotografie”, affiancata poco più tardi da una d’argento conferita dalla Giuria della Società Commercianti e Industriali di Cremona; inoltre fotografò un gruppo di ottanta operai che lavoravano alla costruzione del ponte in ferro sul Po e tre barche galleggianti cariche di operai (al momento dette immagini risultano purtroppo introvabili).
Nel frattempo Bertani si dilettava come vogatore poppiere in qualità di componente della Sezione Canottieri, costituitasi il 1° agosto 1887 in seno della Società Ginnastica cittadina, la quale dal 7 aprile 1890 diventò ufficialmente Società Canottieri Baldesio. Il Grande Fiume era la sua grande passione e non mancava mai alle iniziative organizzate dai canottieri. Tra le varie regate alle quali prese parte vi fu quella del luglio 1890, vogando su un “sandolino tipo libero montato da un vogatore con pagaja” (i premi in palio erano bottiglie di vino, sigari, biscotti e diplomi).
In qualità di fotografo partecipò alla già citata ‘Mostra d’Arte Antica’ del 1892 e alla ben più importante Esposizione Nazionale di Milano del 1894, al termine della quale ricevette un “diploma di III grado con medaglia di bronzo” per le fotografie esposte.
A capodanno del 1896 venne inaugurato il nuovo atelier situato in piazza Vida. La réclame sulla Guida Commerciale di Cremona promuoveva il “grandioso” stabilimento fotografico di casa Ripari-Ferrari: si trattava di uno Chalet in stile svizzero occupato al piano terreno dal bureau e dauna spaziosa sala d’aspetto, che dava direttamente al giardino, arredata con buon gusto (“mobili, acquerelli, pastelli, ceramiche, bronzi”). Per una scala di marmo bianco di Carrara si saliva nell’ampia e lunga Galleria, abbondantemente illuminata e ricca di fondi e macchine nuovissime; attiguo ad essa era l’elegante gabinetto per toilette.
Bertani partecipò alla mostra industriale di Bozzolo 1898 (tra le opere presentate fu molto apprezzata quella del Palazzo delle Poste di Cremona, che gli valse una medaglia d’argento).
Per mezzo di un elenco dei negozianti di Cremona che rappresentava la ricchezza mobile è possibile sapere che nel 1905, tra i fotografi professionisti, Ettore Bertani era il più benestante: per lui guadagni di 1900 Lire, mentre erano 1500 per Pirro Betri (figlio di Aurelio), 920 per Romano Zanicotti, 600 rispettivamente per la Ditta ‘Gerola e Boni’ e per Amedeo Salanti, 400 per Giuseppe Betri.
Bertani partecipò fuori concorso all’Esposizione di Arte Moderna di Cremona del 1910: espose quattro “bellissimi ingrandimenti di ritratti”, tra i quali due figure femminili.
La ditta venne traslocata in via Palestro n. 5 a Cremona a partire dal 1911, inoltre è da segnalare l’apertura di una filiale in via C. Farini a Milano. Per un breve periodo, prima di ritirarsi dall’attività, Bertani collaborò con Romeo Sansoni nella Ditta ‘Bertani e Sansoni’ finché quest’ultimo, nel 1914, gli succedette rilevando lo studio di via Palestro.
È sconcertante l’epilogo della sua vita. Il 26 giugno 1922 il corpo venne ritrovato sulla spiaggia di S. Daniele: era annegato nel Po.

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