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CREMONA AMARCORD
PIAZZA DEL DUOMO

Uno straordinario sguardo sul passato
della Piazza del Duomo di Cremona


Articolo pubblicato il 30 novembre 2014.

A quanto si sa, esistono solo due copie di questa fotografia (realizzata su albumina): una conservata presso l’Archivio di Stato di Cremona, l’altra in una collezione privata. La prima stampa è stata contornata dall’autore con una cornice ovale di carta per coprire e quindi cancellare le imperfezioni agli angoli, mentre la fotografia qui proposta è l’originale, non modificata, che quindi mostra le imperfezioni dovute ad un’attrezzatura e – soprattutto – a un obbiettivo non proprio all’altezza.
Si tratta evidentemente di una veduta di Piazza del Duomo presa dai piani superiori della casa che oggi ospita il bar “Pierrot”, all’angolo di via Solferino. L’anno in cui è stata scattata l’immagine è con ogni probabilità il 1869. L’autore dello scatto è Aurelio Betri, del quale quest’anno corre il 110° anniversario della morte (2 agosto 1904) e il 180° dalla nascita (24 gennaio 1834).

Aurelio Betri fu – a livello prettamente locale – il fotografo più rinomato e richiesto da chi poteva permettersi di essere ritratto e riprodotto in fotografia, all’epoca in formato carte de visite (carta da visita, ossia cm. 6,5×10,5 c.ca). Betri è oggi uno dei fotografi popolarmente più conosciuti della nostra città e di certo il più noto del XIX secolo. Si distinse non solo come ritrattista, ma anche per avere fotografato e riprodotto vedute e monumenti della vecchia Cremona, oggi fondamentali per poter svolgere studi sulla storia architettonico-sociale cittadina. Nei primi anni di attività, nonostante un’attrezzatura imperfetta, Betri riuscì comunque a documentare la grande chiesa di S. Domenico (demolita nell’estate del 1869), l’ex Ospedale di Palazzo Affaitati in via Ugolani Dati e alcune piazze con relative chiese.
In occasione dell’Esposizione industriale e artistica del 1880, Betri vinse una medaglia per le opere fotografiche presentate; il premio andò ad aggiungersi ai riconoscimenti guadagnati nel 1869 a Crema, nel 1871 all’Accademia Scientifica di Mirandola, nel 1872 all’Accademia “Raffaello” di Urbino.
L’atelier diretto da Aurelio Betri, aperto nel luglio 1865 sotto la ragione sociale “Bertarelli e Maruti”, suoi patrocinatori, si trovava all’angolo fra l’attuali corso Mazzini e via Mauro Macchi. Lì rimase fino alla morte del proprietario, cui succedette il figlio Pirro, deceduto a sua volta, prematuramente, nel 1906.
Nel 2006 il Consiglio Comunale di Cremona ha deliberato di dedicare alla memoria di Betri la strada che collega la via S. Rocco al centro sportivo ricreativo “Le Pleiadi”.


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che divertimento !!!
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