2014 - CONVEGNO Il fiume e la città - ©2024 Roberto Caccialanza | Ricerca, fotografia, pubblicazioni, mostre

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COLLABORAZIONI
IL FIUME E LA CITTÀ

CONVEGNO
Il fiume e la città: il Po, idrovia e fiume urbano


Cremona, Sala Puerari del Museo Civico 'Ala Ponzone', 5 e 12 aprile 2014.


Soggetto proponente:
Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia di Cremona - Comune di Cremona.

Soggetti patrocinatori e collaboratori:
Comune di Cremona, ANCE Cremona, Fondazione Arvedi Buschini.

Referente/Tutor/Direttore Scientifico:
Ideazione: M. Teresa Feraboli.
Comitato scientifico: Amedeo Bellini, Fulvio Irace, Luciano Roncai, Anna Maramotti, Elisabetta Bondioni, Roberto Caccialanza, M. Teresa Feraboli, Stefano Corbari.
Coordinamento organizzativo: Elisabetta Bondioni, M. Teresa Feraboli, Stefano Corbari.

Programma:
Si propone un ciclo di 3 convegni ad ampio spettro disciplinare che illustrino ai professionisti cremonesi l’importanza del 'lungofiume' e dei suoi fabbricati come una promettente risorsa per la vita ricreativa e culturale della città, affrontando in particolare il tema del recupero della ex colonia e del suo parco.
La ex colonia e il parco sono inserite in un contesto che racconta l’evoluzione dell’architettura del Moderno a Cremona, la sua iniziale fortuna e la sua successiva sfortuna critica, nonché l’importanza del fiume nella vita ricreativa e sociale della città. Il lungofiume, infatti, è ancora oggi caratterizzato dalle sedi permanenti delle Canottieri 'Giovanni Baldesio' e 'Leonida Bissolati', nonché dalla colonia elioterapica, nota come 'Colonie Padane', tutte strutture edificate negli anni Trenta del Novecento. Tali fabbricati esprimevano appieno l’interesse dei progettisti cremonesi per gli stimoli del razionalismo e del futurismo e, quindi, l’adesione alle idee promosse dall’establishment architettonico più avanzato. Attualmente questi edifici raccontano le sorti di un’architettura a lungo incompresa e spesso non tutelata: la sede della Canottieri Bissolati è irriconoscibile rispetto al progetto del suo creatore, l’architetto Vito Rastelli (1935), mentre la sede della Canottieri Baldesio, pur adattata all’uso odierno, ha conservato le linee date dal suo autore, l’architetto Aldo Ranzi (1937). Le 'Colonie Padane', infine, sono opera dell’ingegner Carlo Gaudenzi (1937-38) e versano in uno stato di deplorevole degrado: ciononostante costituiscono ancora una grande potenzialità per il lungofiume e per l’intera Cremona. Un opportuno recupero conservativo potrebbe restituire alla città un frammento importante della sua storia, tra l’altro collegato alla storia dell’intera provincia, e un altrettanto opportuno recupero funzionale dovrebbe generare un rinnovato catalizzatore ricreativo e culturale. Una lettura adeguata dell’edificio e della vegetazione del suo intorno, inoltre, potrebbe fornire lo spunto per una serie di itinerari che, spaziando dall’architettura al mondo della liuteria, invoglino alla visita della città e al suo centro.
Il ciclo di convegni si avvarrà di contributi derivanti da discipline scientifiche, economiche  e umanistiche, coinvolgendo in qualità di relatori docenti universitari (Politecnico di Milano, Università degli Studi di Pavia, Accademia di Belle Arti di Verona, Università di Roma Tor Vergata), rappresentanti delle istituzioni museali, archivistiche della città e della regione (Museo di Scienze Naturali, Archivio di Stato, Archivio di Etnografia e Storia Sociale), letterati, storici dell’arte, della fotografia e fotografi di accreditata esperienza.

Obiettivi formativi:
Attraverso il contributo di esperti di differenti discipline, si intende fornire ai professionisti una nuova chiave di lettura della storia della loro città e della loro provincia, sottolineando le potenzialità che l’analisi critica del contesto del lungo Po fa emergere sia per il progetto di restauro in senso proprio, sia per la progettazione di nuovi collegamenti con il territorio.


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La ricerca storica,
che divertimento !!!
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