2011 - Ansel Adams - ©2024 Roberto Caccialanza | Ricerca, fotografia, pubblicazioni, mostre

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RECENSIONI MOSTRE
ANSEL ADAMS

Ansel Adams
La natura è il mio regno


Un’altra splendida mostra organizzata dalla ‘Fondazione Fotografia’ di Modena nel 2011.

L’autore, soprattutto per gli appassionati di fotografia, assurge a mito… e tale è. Ansel Adams (1902-1984) eseguì le prime fotografie nello Yosemite Park da adolescente, nel 1916, grazie a una Kodak Brownie regalatagli dal padre; da allora decise di tornare in quei luoghi con regolarità, tutti gli anni, in ogni stagione, facendone il soggetto di una vita. Un decennio più tardi comprese che tra la musica (era un promettente pianista) e la fotografia, quest’ultima gli avrebbe dato maggiori soddisfazioni. Fra l’altro ebbe l’occasione di incontrare un mecenate che, riconoscendone le innate capacità, lo sostenne in modo determinante fin dall’inizio della carriera. Nel 1932 fondò, insieme ad altri fotografi aderenti alla ‘Straight Photography’, il gruppo ‘f/64’, che si rivelò il promotore di un linguaggio fotografico improntato alla purezza e all'essenzialità. Ansel Adams, come è noto, ha ideato il ‘sistema zonale’, una tecnica fotografica di ripresa e stampa utilizzata per riprodurre fedelmente l'intera gamma di tonalità contenute nell’immagine inquadrata e che oggi, in un certo senso, permette alle macchine fotografiche di calcolare in modo ponderato la corretta esposizione di quanto inquadrato dall’obiettivo.

Ansel Adams: la natura è il mio regno è la prima mostra interamente dedicata al fotografo americano in Italia e certamente tra le più rilevanti mai realizzate in ambito europeo. Le 75 opere originali, in Bianco e Nero, esposte a Modena, tutte impeccabili stampe ai Sali d’Argento, provengono da musei internazionali, collezionisti privati e prestigiose gallerie degli USA e del Giappone. Le fotografie della mostra sono state scelte dai curatori con estrema accuratezza, per rappresentare il meglio della produzione del fotografo americano. Il filo conduttore della ricerca è stato l'intenso rapporto di Adams con la natura. Nell’esposizione spiccano alcuni capolavori assoluti come le celebri Half Dome (stampa di grande formato a inizio mostra), Moon and Half Dome e Moonrise Hernandez, accanto ad altre immagini di qualità eccezionale e pressoché inedite per l’Italia. Davvero splendide sono le cime stratiformi -ricoperte da un leggero manto di neve- delle Maroon bells (Colorado, 1951) che si riflettono nell’acqua di un lago; l’opera From Wawona Tunnel è fra le più conosciute e apprezzate di Adams, così come il panorama sul monte Williamson (1944, stampato nel 1952), con quella pietraia in primo piano che dà un senso di paesaggio lunare e che sullo sfondo è movimentata da giochi di luci, nuvole e silhouettes di montagne. Clearing winter storm, scattata nel parco dello Yosemite nel dicembre 1938, è un’altra delle immagini più famose: l’Autore spiegò che in quel punto andò innumerevoli volte. "Dopo la tempesta, la fitta pioggia si trasformò in neve e, verso mezzogiorno, iniziò a schiarire. Attesi che le nuvole si diradassero": il risultato è strepitoso. Trees and snow è un immagine nitidissima e suggestiva, sorprendentemente non caotica nonostante l’intreccio di rami ricoperti da una spruzzata di neve… sembra più un ricamo della natura che il banale scorcio di una foresta. Lone Pine Peak (1960 c.ca) appare al primo colpo d’occhio come un disegno al carboncino: sul fianco di una montagna si alternano gli arbusti e le chiazze di neve. "La cosa più difficile -diceva Adams- è rendere la 'sostanza bianca'. Il bianco totale della carta da stampa è del tutto inadeguato in questo e non importa quanto siano intense le tonalità nere dell'immagine: se non c'è una qualche sfumatura di colore nel bianco della neve, l'immagine risulta priva di vita". Il ‘sistema zonale’ messo a punto da Adams risolse anche questo problema, con ombre e sfumature di luce splendidamente registrate su lastra e riprodotte in stampe memorabili.

Alcune sale a fine percorso ospitano samples delle ultime mostre organizzate dalla ‘Fondazione Fotografia’ (progetti Uno, Due, Tre, Quattro e Breacking News). Davvero rilevante la panoramica mozzafiato di grande dimensione sul ghiacciaio Perito Moreno (Argentina, 2000), opera di Luca Campigotto, stampata ai pigmenti su carta semi-matt. Paola De Pietri firma To face, due scatti nella foresta (2009, colore, stampa digitale ai pigmenti su carta cotone).
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La ricerca storica,
che divertimento !!!
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