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COLLABORAZIONI
WALTER STAUFFER

Walter Stauffer,
uno svizzero cremonese e la sua Fondazione
Studio biografico a cura di Elena Contucci Quintani


PRESENTAZIONE
Sono trascorsi ormai più di trent'anni da quando Walter Stauffer diede vita al Centro di Musicologia che porta il suo nome, ed oggi abbiamo consapevolezza che la Fondazione è conosciuta, nell'ambito della pratica e della didattica muscale, a livello nazionale. Ma se provassimo a chiedere ai tanti estimatori dei corsi di perfezionamento per strumentisti ad arco (e forse agli stessi allievi): Stauffer, chi era costui? quasi sicuramente la domanda resterebbe senza risposta.
Questo però non è, e non vuole essere, un atto riparatorio: il ricordo del Fondatore, la gratitudine per il suo illuminato mecenatismo, sono ben presenti e vivi in chi si è assunto il compito di interpretarne e perpetuarne, quotidianamente, le volontà.
È, più semplicemente, il desiderio di consrevare nel tempo, per l'oggi e per il domani, la memoria dei contorni umani di una figura che non ha avuto, nel corso della sua vita, nulla di eccezionale: Stauffer non è stato un eroe, né un artista, ma un industriale, un borghese dalla vita schiva e modesta; la sua biografia si potrebbe narrare in qualche riga, non fosse per la curiosità di quella 'doppia origine' svizzero-cremonese. E, di più, per l'epilogo al di fuori di ogni schema: la cospicua donazione al Comune di Cremona per l'acquisto di palazzo Raimondi (in corso Garibaldi 178, ndr), la successiva costituzione del Centro di Musicologia e, infine, estremo atto, il testamento a favore della Fondazione. [...]

Dott. PAOLO SALVELLI, Presidente della Fondazione 'Walter Stauffer'.


PRESENTAZIONE
Il dottor Raffaele Nuovo, vicepresidente della Fondazione, incaricando la curatrice della ricerca ha dato impulso ad un avventuroso vaggio, sulle tracce di una personalità schiva e un poco enigmatica come quella di Walter Stauffer.
Man mano che si dipana il filo conduttore tocca paesini e città, italiani e stranieri, da cui provengono voci e documenti. Questo cammino si orienta verso il cremonese e il bresciano dai luoghi di origine della famiglia nella Svizzera tedesca: si sofferma a Sesto ed Uniti, Pompiano, Chiari, Stocchetta di Concesio, in cui Walter trascorse l'infanzia e la giovinezza, e approda a Cremona. Poi va a Corte de' Cortesi, Ossalengo-Tredossi, Formigara, Sospiro (per i caseifici), Brescia (casa, investimenti, ultima dimora). Rientra a Lugano, soggiorno di riposo, a Berna (studi, conoscenti e possessi), si sposta a Monaco di Baviera (beni immobili), fino a raggiungere lo stato di New York, patria dei nipoti diretti. Il fulcro della vicenda umana di Walter Stauffer resta però Cremona: qui egli creò la Ditta, costruì la sede dove abitò un sistema casa-lavoro; si appartò nella villa adiacente aprendola a pochi e scelti amici; elevò un 'impero', lo coronò di munifica donazione; fece un oculatissimo testamento, senza dimenticare semplici collaboratori. Si diede infine generosa rinomanza con la Fondazione che porta il suo nome. [...]
Accanto al lavoro di scavo -in archivi statali, camerali, comunali, della Fondazione stessa o presso Uffici tecnici e di anagrafe-, alle interviste, a una breve corrispondenza da Lugano, nel testo che ne deriva si pongono i risultati delle specifiche abilità di Roberto Caccialanza: immagini attuali e d'epoca digitalizzate ed elaborate al computer, ricerche via internet, progetto grafico e impaginazione del volume.

Prof.ssa ELENA CONTUCCI QUINTANI, curatrice della biografia di Walter Stauffer.


ABSTRACT
Si firmava ed era abitualmente chiamato Walter Stauffer. Ma nell'atto di nascita stilato all'anagrafe del Comune di Sesto ed Uniti in provincia di Cremona suo padre Federico (Friedrich) lo aveva fatto registrare come Ernst Walther, dichiarando che era venuto alla luce alle sette del  gennaio 1887.
Non rinunciò mai alla cittadinanza elvetica lasciatagli dai genitori. Predilesse comunque la terra padana dove nacque e operò.
Industriale caseario, destinerà la sua fortuna a scopi tanto nobili da meritarsi la qualifica di cittadino cremonese onorario e una medaglia d'oro all'Istruzione.
Quando morì d'improvviso il 26 febbraio 1974, fatalità volle che si trovasse a Berna in cui si recava alcune volte all'anno per affetto (vi aveva anche studiato) e per interessi di tipo immobiliare.

Le origini
Ernest Walther Stauffer, di Federico ed Elisabeth Hofmann, venne alla luce a Cremona il 7 gennaio 1887, ma la famiglia era originaria di Eggiwil, una località che si trova nell’Emmental, a una quarantina di chilometri a est di Berna: le migliori condizioni economiche e lavorative della bassa Pianura Padana rispetto a quelle difficili ed arretrate della Svizzera in quegli anni spinsero gli Stauffer a migrare in Italia. Friedrich e il fratello Johann Ulrich, l’uno trentunenne, casaro, l’altro di diciannove anni, giunsero a Sesto Cremonese iscrivendosi all’anagrafe l’11 novembre 1883, con residenza in via Chiesuola n. 15. Qui iniziò la produzione di Emmental e di Sbrinz (in inverno) che si ampliò fino alla costituzione, nel 1890, della Società in nome collettivo di fatto “Fratelli Stauffer Federico e Giovanni”, con caseificio affittato a Formigara. Sette anni più tardi Giovanni convolò a nozze e si stabilì a Ossolaro, mentre la produzione di formaggi degli Stauffer cresceva richiedendo l’apertura di nuove filiali, come quelle di Pompiano di Brescia (dal 1900), Sospiro e Corte de’ Cortesi.
Nel 1906 Giovanni decise di stabilirsi a Cremona dove acquistò una grande casa sull’attuale via Fabio Filzi; a cavallo degli anni Venti era ormai diventato un importante industriale caseario. Federico morì il 24 maggio 1922, perciò toccò a Walter di prendere in mano le redini della famiglia e dell’azienda, anche se già dal gennaio 1912 aveva inoltrato la dichiarazione di ditta in nome proprio dislocata nei caseifici di Corte de’ Cortesi e Ossalengo-Tredossi. Nell’aprile 1924 l’azienda era denominata ‘Walter Stauffer’ ed aveva sede in via Stazione n. 37 (produceva ancora Emmental e Sbrinz); in quel periodo si stava svolgendo a Milano la Mostra Nazionale dell’Industria e del Commercio caseario, alla quale Walter prese parte con successo esponendo prodotti così come fecero lo zio Giovanni e il cavaliere Gennaro Auricchio.

Un futuro luminoso
Nel 1925 la sede per “commercio e industria, fabbrica di formaggi e latticini” fu trasferita in via Dante n. 37, poi n. 121. L’anno successivo Walter si insediò nella villa che aveva fatto sorgere su viale Trento e Trieste n. 70, a pochi passi dalla ditta, mentre Giovanni – ormai in età avanzata – cominciò a cedere le sue attività di Sospiro, Gadesco, Casalbuttano, fino alla cessazione totale dell’attività a partire dal gennaio 1934.
Se Giovanni terminava la propria carriera, Walter aveva già posto le basi per un futuro luminoso: partecipò alla Fiera Nazionale di Milano del 1929, nel 1933 rilevò per il buon nome della famiglia il caseificio di Formigara e la cascina Sapienza a Corte de’ Cortesi, inoltre acquistò il fabbricato di via Fabio Filzi precedentemente appartenuto allo zio Giovanni. La produzione decollò e fu necessario costituire depositi in tutta Italia per far fronte alle richieste. L’espansione si protrasse fino al 1962 quando fu aperto il magazzino di Udine. È del 23 ottobre 1962 la costituzione della Società per Azioni “Stauffer Spa”, con sede in via Dante n. 121: Walter affidò compiti gestionali e dirigenziali ai fidati Max Fink e Giancarlo Gerevasi, mentre la direzione andò al fratello Alberto che nell’ottobre 1969 diventò amministratore unico.

Il Centro di Musicologia
Nel medesimo anno Stauffer donò al Comune di Cremona la somma di 100 milioni di Lire per l’acquisizione di Palazzo Raimondi sul Corso Garibaldi, mentre risale al 19 ottobre 1970 l’atto costitutivo di fondazione del Centro di Musicologia. Membri del Consiglio d’Amministrazione designati direttamente da Walter furono il professor Ugo Gualazzini e l’ing. Alessandro d’Alessandro, mentre furono stabilite le cariche rappresentative delle Istituzioni, ossia il Presidente della Provincia, il Sindaco, il Console Generale di Svizzera a Milano e un delegato del Ministero della Pubblica Istruzione.
Grazie a questo atto di lungimiranza e generosità, il Presidente della Repubblica conferì all’ormai anziano Stauffer l’onorificenza di Commendatore al merito.

Cuore pulsante della liuteria nel mondo
Walter Stauffer venne a mancare durante un viaggio a Berna il 26 febbraio 1974 e fu tumulato nella tomba di famiglia al cimitero monumentale Vantiniano di S. Andrea in Brescia. Ma la sua creatura, dopo un difficile inizio, era nata e aveva cominciato a conseguire i primi risultati. Nel corso dei decenni la Fondazione ‘Walter Stauffer’, il ‘Centro Internazionale di Musicologia’ e l’Accademia ‘Walter Stauffer’ sono diventati il cuore pulsante della liuteria a Cremona e nel mondo, punti di riferimento per la costruzione di strumenti ad arco ma anche per la specializzazione ad alto livello in vari rami della musicologia. Queste realtà sono un vanto per Cremona, che ha l’obbligo morale di ricordare chi, come Walter Stauffer, ha contribuito e si è impegnato per farla vivere.


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La ricerca storica,
che divertimento !!!
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